tag:blogger.com,1999:blog-4422852796717862109.post6961008496305682356..comments2023-04-25T19:53:00.188+02:00Comments on 150 ANNI INSIEME in Italia, in Europa, nel mondo: 1915-1918. L'ITALIA IN GUERRAUnknownnoreply@blogger.comBlogger6125tag:blogger.com,1999:blog-4422852796717862109.post-6512926628774959672011-12-15T16:41:36.906+01:002011-12-15T16:41:36.906+01:00A proposito del primo conflitto mondiale consiglio...A proposito del primo conflitto mondiale consiglio un interessante e dettagliato documentario di Piero e Alberto Angela intitolato “La grande guerra – La prima guerra combattuta con armi moderne”. Il documentario ripercorre tutte le vicende del conflitto dal 1914 al 1918.<br />Oltre ad essere interessante è a mio avviso molto utile all’apprendimento in quanto, con immagini d’epoca e ricostruzioni, rende bene l’idea di quegli anni, forse un po’ più di quanto farebbe un libro.<br /> <br />Allego di seguito il link della prima parte del documentario che è disponibile, diviso in 9 parti, su Youtube.<br /> <br />http://www.youtube.com/watch?v=0Bl8ZLJz3ac&feature=relatedOriana Sturialehttps://www.blogger.com/profile/12373301432712737926noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4422852796717862109.post-28150608005056849122011-11-26T15:48:50.041+01:002011-11-26T15:48:50.041+01:00Sulla prima guerra mondiale voglio segnalare la po...Sulla prima guerra mondiale voglio segnalare la poesia di G. Ungaretti "San Martino del Carso" e il film "Fratelli d'Italia" di Fausto Saraceni.<br />Ho trovato anche un video che documenta la condizione dei soldati nelle trincee: http://www.youtube.com/watch?v=3cswA3XXMck&feature=relatedElisa Narohttps://www.blogger.com/profile/10868385852793378463noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4422852796717862109.post-81617511188733106462011-11-26T15:27:13.414+01:002011-11-26T15:27:13.414+01:00Io ho trovato nelle poesie di Ungaretti il dramma ...Io ho trovato nelle poesie di Ungaretti il dramma di chi si trovò sul fronte nella Prima guerra mondiale, consegnato suo malgrado ad un destino di morte.<br /><br /> <br /> VEGLIA<br />di Giuseppe Ungaretti<br /><br /> <br /><br />Cima Quattro il 23 dicembre 1915<br /><br />Un'intera nottata<br />buttato vicino<br />a un compagno<br />massacrato<br />con la sua bocca<br />digrignata<br />volta al plenilunio<br />con la congestione<br />delle sue mani<br />penetrata<br />nel mio silenzio<br />ho scritto<br />lettere piene d'amore.<br /><br />Non sono mai stato<br />tanto<br />attaccato alla vita.<br /><br /> <br /><br />“Veglia” è una poesia di Giuseppe Ungaretti che fa parte della raccolta “L’allegria”. <br /><br />La tematica principale di questa poesia è la violenza della guerra, sottolineata da verbi come massacrato, digrinata, penetrata. In questa poesia il poeta, in trincea, veglia per una notte intera il cadavere di un compagno, fino a quasi condividere con lui l’esperienza di morte. Ungaretti, durante la sua veglia notturna, scrive lettere piene d’amore. La sua reazione è una ribellione disperata al destino di morte, un prorompente sentimento di attaccamento alla vita che esprime la ricerca di un’armonia superiore, della ricostituzione di un equilibrio.Giovanna Leottahttps://www.blogger.com/profile/18284815781831218787noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4422852796717862109.post-37178762322677071592011-11-24T18:44:12.365+01:002011-11-24T18:44:12.365+01:00Nel 1915 Renato Serra, scrittore e critico lettera...Nel 1915 Renato Serra, scrittore e critico letterario emiliano, scrive la sua opera più significativa, l’Esame di coscienza di un letterato. Lo scoppio della Prima guerra mondiale divide l’Italia tra gli interventisti, che spingono per entrare in guerra contro l’impero austriaco e completare l’unificazione nazionale con la conquista di Trento e Trieste, e i neutralisti. Serra interviene sul tema con il suo testo, scritto a Cesena dal 20 al 25 marzo 1915.<br />Nelle prime pagine dell’Esame, Serra esprime una posizione molto critica contro la guerra e i suoi miti, e biasima l’enfasi retorica degli intellettuali che abbandonano la letteratura per fare propaganda. Egli invece reclama il diritto a fare letteratura, a osservare il mondo con occhio critico e con un certo fatalismo: la guerra in realtà non serve a nulla, può cambiare i confini tra gli stati ma non lo spirito della nostra civiltà. Nessun ideale astratto di giustizia può risarcire le concrete sofferenze e le morti.<br /> Serra però non aveva ancora concluso il suo esame di coscienza: più forte di ogni considerazione razionale, emerge il vissuto, la passione. Ogni uomo deve vivere intensamente il momento cruciale a cui è chiamato: non si va in guerra per la patria o per la libertà, ma per compiere un’impresa che dia significato alla propria vita. La guerra è un sacrificio, un dovere da adempiere e un momento in cui riscoprire l’umanità più profonda: l’affratellamento nella fatica, nel pericolo e anche nella morte.Miriam Carbonehttps://www.blogger.com/profile/13571064234229647100noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4422852796717862109.post-28638258379485243732011-11-23T21:37:24.940+01:002011-11-23T21:37:24.940+01:00vorrei segnalare questa poesia di Giuseppe Ungaret...vorrei segnalare questa poesia di Giuseppe Ungaretti, mi ha molto colpito la solidarietà tra soldati che si chiamano tra loro fratelli perchè condividono la stessa sorte.<br /><br />Fratelli<br /><br /><br />Mariano il 15 luglio 1916<br /><br /> <br /><br />Di che reggimento siete<br /><br />fratelli?<br /><br /> Parola tremante<br /><br />nella notte<br /><br /> Foglia appena nata<br /><br /> Nell'aria spasimante<br /><br />involontaria rivolta<br /><br />dell'uomo presente alla sua<br /><br />fragilità<br /><br /> FratelliAlice Pappalardohttps://www.blogger.com/profile/08909434031924336874noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4422852796717862109.post-83201704737767477212011-11-23T19:13:33.942+01:002011-11-23T19:13:33.942+01:00Voglio segnalare il film "La Grande Guerra&qu...Voglio segnalare il film "La Grande Guerra" di Mario Monicelli (1959). L'opera parla della situazione reale dei soldati al fronte con una scena che riguarda la disfatta di Caporetto. <br />Interessante mix di tragedia e commedia, l'opera è un affresco ironico e struggente, della vita di trincea durante la prima guerra mondiale. Nel film si narrano le vicissitudini di un gruppo di soldati sul fronte italiano nel 1916, usando un linguaggio neorealista e romantico allo stesso tempo, mescolando caratteristiche tipica della commedia all’italiana ad una notevole e oggettiva attenzione verso i particolari storici. Le pregevoli scene di massa si accompagnano ad acute caratterizzazioni dei numerosi personaggi, antieroi umani ed impauriti, rassegnati e solidali, accomunati dalla partecipazione forzata ad una catastrofe che li travolgerà.<br />Utile per riflettere sul dramma di ogni guerra.Giuseppe Palazzolohttps://www.blogger.com/profile/06217548667655501734noreply@blogger.com