Il 30 maggio 1924 il deputato socialista Giacomo Matteotti denunciò in Parlamento le violenze e i brogli che avevano accompagnato le elezioni del 6 aprile. Ne chiedeva, proprio per questo, l'annullamento. Per quel potente discorso Matteotti venne rapito e pugnalato a morte dagli squadristi fascisti il 10 giugno successivo.
Mussolini riconoscerà di essere stato il responsabile dell'accaduto il 3 gennaio 1925, trasformando cosi da quel momento in dittatura il suo governo autoritario.
Oggi in Parlamento è stata riletta quella coraggiosa denuncia, che va riascoltata interamente per capire come si può scivolare nel baratro se si sceglie l'indifferenza o si nega quanto accade sotto i nostri occhi.
Muore anche la democrazia quando si uccide la verità.
IL DISCORSO DI MATTEOTTI RILETTO DOPO 100 ANNI
VIDEO COMPLETO