giovedì 30 maggio 2024

IL DISCORSO DI GIACOMO MATTEOTTI CENTO ANNI DOPO CONTRO VIOLENZE E ABUSI DEL POTERE FASCISTA




Il 30 maggio 1924 il deputato socialista Giacomo Matteotti denunciò in Parlamento le violenze e i brogli che avevano accompagnato le elezioni del 6 aprile. Ne chiedeva, proprio per questo, l'annullamento. Per quel potente discorso Matteotti venne rapito e pugnalato a morte dagli squadristi fascisti il 10 giugno successivo. 

Mussolini riconoscerà di essere stato il responsabile dell'accaduto il 3 gennaio 1925, trasformando cosi da quel momento in dittatura il suo governo autoritario. 

Oggi in Parlamento è stata riletta quella coraggiosa denuncia, che va riascoltata interamente per capire come si può scivolare nel baratro se si sceglie l'indifferenza o si nega quanto accade sotto i nostri occhi. 

Muore anche la democrazia quando si uccide la verità.


IL DISCORSO DI MATTEOTTI RILETTO DOPO 100 ANNI

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