domenica 30 aprile 2017

la strage del primo maggio 1947 in Sicilia



Il primo maggio del 1947, nei pressi della Piana degli Albanesi, vicino Palermo, durante la Festa del Lavoro, alcuni banditi spararono sulla folla e uccisero 11 persone, ferendone più di 30. In quella circostanza si compì la strage di Portella della Ginestra: per molti, il primo grande mistero dell'Italia repubblicana.


I colpi, come si seppe in seguito, furono sparati da Salvatore Giuliano, il leggendario bandito di Montelepre, protagonista del dopoguerra criminale in Sicilia e dalla sua banda. I motivi per cui Giuliano compì l’eccidio e, nei giorni successivi, assaltò numerose sedi dei partiti di sinistra e delle Camere del lavoro nel Palermitano non possono esaurirsi nella dichiarata avversione del bandito nei confronti dei comunisti, anche se mai è stata fatta in merito sufficiente chiarezza.
Ad appoggiarlo e a dargli copertura erano poteri mafiosi, schegge dell’autonomismo siciliano e forze che intendevano garantire il perpetuarsi degli equilibri di potere anche nel nuovo quadro istituzionale e politico nazionale del dopoguerra. Per quanto la ricerca dei mandanti non sia mai approdata a conclusioni certe, risultarono evidenti le responsabilità degli ambienti politici siciliani interessati a intimidire le masse contadine che reclamavano la terra e avevano premiato il Blocco del popolo nelle elezioni del 1947.
Era allora in gioco la posizione dell'Italia nel blocco USA all'inizio di quella che verrà più tardi definita "guerra fredda", e la vittoria delle sinistre in Sicilia faceva temere pericolose  influenze sovietiche nel Paese

Per molti anni le responsabilità di questa strage sono state occultate. 
A 70 anni da quella tragedia, oggi non si ricordano solo gli undici morti che quella mattina del 1947  si erano riuniti per festeggiare il Primo maggio e la storica vittoria del Blocco del popolo Psi-Pci alle  elezioni per l’Assemblea regionale siciliana. 
A Portella della Ginestra le “vittime”sono state, per tutti questi anni,  anche la verità, la storia e la giustizia.  

«Portella fu essenzialmente una strage politica. La prima strage di civili della storia repubblicana», dice oggi il Presidente del Senato Piero Grasso
Rai, Treccani l'Unità



video con testimonianza dell'ultimo sopravvissuto

la nostra ricerca

giovedì 27 aprile 2017

le mappe della guerra fredda

mappe di Mario Nicotra, 5 B








martedì 25 aprile 2017

festa della liberazione


una festa di tutti, una festa per tutti

la festa della libertà dall'oppressione, dalla violenza, dai soprusi, dalle ingiustizie

la lotta continua, la resistenza non può fermarsi





mappa di Giovanni Cavallaro, 5 I







venerdì 7 aprile 2017

IL PROF. SABBATUCCI AL LEONARDO



Una giornata scolastica davvero speciale, quella di mercoledì 5 aprile, con il prof. Giovanni Sabbatucci tra noi e gli studenti.

Una lectio magistralis sull'Europa unita che ha permesso non solo di illustrare il faticoso e lungo cammino storico che ha permesso la nascita dell'Unione europea ma anche di parlare delle odierne criticità, 
le più gravi e serie dalla sua fondazione

il gruppo di studenti e docenti con il prof. Sabbatucci




CON IL PROF. SABBATUCCI AL MUSEO ETNEO DELLE MIGRAZIONI


...E ALLE PRESE CON GLI AUTOGRAFI.......








lunedì 3 aprile 2017

intellettuali e artisti nella guerra civile spagnola






La reale importanza della guerra civile spagnola si comprende anche come diretta antecedente della Seconda guerra mondiale. Ciò che accade sul suolo spagnolo dal luglio del 1936 al marzo del 1939 può ben essere definito la prova generale del secondo conflitto mondiale, in special modo riguardo al “duello” fra ideologie: socialcomunismo da un lato e nazi-fascismo dall’altro. 

Altre due considerazioni vanno fatte su questo evento storico: la prima ci porta su un piano puramente statistico e constatativo, essendo il conflitto civile spagnolo uno fra i più distruttivi e crudeli che l’Europa avesse visto sino al quel momento in relazione al coinvolgimento della popolazione civile; i morti furono oltre 600.000 e i bombardamenti non risparmiarono affatto le città, realizzando la prova generale della strategia della “guerra totale” perseguita dagli Stati maggiori durante la Seconda guerra mondiale. 

La seconda considerazione ci porta su un piano storiografico e interpretativo, poiché gli eventi spagnoli mostrano e anticipano microscopicamente il conflitto ideologico che si manifesterà in ben altra entità negli anni a seguire sul suolo europeo e mondiale.


mappe di Mario Nicotra, 5 B




la classe 5 B presenta voci,volti,opere di :








sabato 1 aprile 2017

Lo storico Sabbatucci al Liceo Leonardo


Mercoledì 5 aprile 2017, nell’ambito delle celebrazioni del 60° anniversario dei Trattati di Roma dell’Unione Europea, si svolgerà  a partire dalle ore 9.00 nell’Aula Magna del Liceo Leonardo di Giarre l’incontro-conferenza con lo storico prof.re Giovanni Sabbatucci, sul tema 

1957-2017: Importanza, funzioni e prospettive dell’Europa unita.

L’incontro ha lo scopo di offrire una significativa retrospettiva storica sugli eventi del passato, ma soprattutto delineare l’importanza presente dell’Unione Europea nella prospettiva del futuro di noi tutti e specialmente dei nostri giovani, quali cittadini europei


ROMA, 25 MARZO 1957

LA FIRMA DEI TRATTATI