sabato 26 marzo 2011

Fratelli e Sorelle d'Italia 2011






FRATELLI E SORELLE D'ITALIA

150 anni di storia comune

incontro con le quarte classi
Liceo Statale "Leonardo"
Giarre

25 marzo 2011

con

Canto degli Italiani
di Mameli e Novaro
eseguito dell’orchestra e del coro 
"Leonardo Musica insieme"
prof.Salvo Russo

 

Presentazione degli approfondimenti
sulla storia unitaria

classe 4 B, docente coordinatrice prof.ssa Angela La Spina

GIUSEPPE GARIBALDI 1861-2011 tra storia e microstoria

classe 4 C, docente coordinatrice prof.ssa Grazia Messina

TRA LE DONNE DEL  NOSTRO RISORGIMENTO

classi 4 D, 4 I, 4 E, docente coordinatore prof. Federico Nicotra

4 D L'IDENTITA' ITALIANA A TAVOLA

4 I  Ferrari: la storia d’Italia continua …

4 E Il calcio: il simbolo per eccellenza dell’Italia


classe 4 G, docente coordinatore prof.ssa Pina Borzì
 
UNA RICERCA D'ARCHIVIO: LA PRIMA FESTA DELL'UNITA' NAZIONALE

UNIFICAZIONE ITALIANA E SATIRA

Riflessioni sulla letteratura risorgimentale

classe 4 C, docente coordinatore prof. Cateno Barbagallo

LA SPEDIZIONE DI GARIBALDI IN SICILIA

STORIA POPOLARE DELLA RIVOLUZIONE DI SICILIA 
  

E' stata una bella festa, vissuta da tutti con emozione e partecipazione.



giovedì 24 marzo 2011

La prima festa dell'unità nazionale italiana

post della classe 4 G


Il 17 marzo 1861 nasceva il Regno d'Italia. Ma quando fu istitutita la Festa Nazionale dell'Unità Italiana?
E cosa deliberò in merito il Comune di Giarre?
Ecco cosa abbiamo trovato nella nostra ricerca

  NELL'ARCHIVIO STORICO DI GIARRE:








Le  vicende politiche italiane e i dibattiti intorno all’unificazione della penisola tra il 1848 e il 1870, sono stati oggetto dell’interesse di giornalisti e vignettisti italiani e stranieri, specie inglesi e francesi, che attraverso incisioni e stampe hanno espresso simpatie e antipatie connesse alla questione italiana e ai diversi orientamenti politici e culturali del tempo.




mercoledì 23 marzo 2011

Identità italiana a tavola


post di Elisa Distefano e Emanuele Bonaccorso
classe IV D




La storia della nostra alimentazione è parte significativa della nostra storia complessiva.
L’economia e la politica, la cultura e la salute sono tutti aspetti che hanno un rapporto diretto e privilegiato con  i problemi dell’alimentazione.
Cosa significa essere italiani a tavola? Ecco la nostra proposta:







lunedì 21 marzo 2011

Mazzini, Cavour, Garibaldi

post della classe IV B

L’unificazione italiana,nel suo periodo culminante, è soprattutto opera di tre grandi protagonisti: Cavour, Mazzini e Garibaldi. Essi, sebbene discordi e irriducibili avversari ideologicamente e politicamente, di fatto furono reciprocamente necessari, fino al punto che l’opera di ciascuno di essi sarebbe stata vana o impossibile senza quella degli altri.
Parliamo dunque di questi grandi protagonisti:





Giarre ricorda, tra i giovani poeti e patrioti dell'epoca, Giuseppe Macherione


Il poeta Giuseppe Macherione (Giarre, 22 marzo 1840 – Torino, 22 maggio 1861) studiò presso l’Oratorio dei padri filippini di Giarre, dove imparò il latino e il francese; la sua adolescenza fu sconvolta dalla morte del fratello, annegato in mare a Catania durante un bagno. In seguito anche la morte della madre contribuì a segnarlo nel carattere.
Frequentò poi l'università di Catania, dove strinse amicizia con Luigi Capuana, che lo ricordò nella sua opera Per l'arte. Entusiasmato dalle idee risorgimentali, nel 1861, nonostante la salute precaria, si recò a Torino, prima capitale del Regno d'Italia, dove morì a soli 21 anni.

Indicazioni bibliografiche

Giuseppe Macherione: poeta della patria, 1840-1861.
Poesie e prose scelte
Editore F. Le Monnier, 1932, 152 pagine









sabato 19 marzo 2011

Laboratorio storico del Liceo Classico "Trimarchi"


post della prof.ssa Francesca Gullotta

Liceo Classico "Trimarchi", S.Teresa di Riva (ME)


Il Risorgimento è il periodo storico in cui si realizza l’unità politica, amministrativa e territoriale dell’Italia e rappresenta, aldilà delle differenze ideologiche, un « rinascimento nazionale », che ha permesso la liberazione dal governo austriaco e l’affermazione dello stato liberale e del sistema parlamentare.

Un aspetto significativo di tale processo storico è la Questione romana, ossia il problema politico concernente la legittimità del potere temporale dei papi e la sopravvivenza , dopo l'unificazione italiana, di uno stato pontificio indipendente con piena sovranità sulla città di Roma.

 
Charly Interdonato frequenta la classe 3 sez. B del Liceo Classico Trimarchi di S.Teresa di Riva e questo è il suo contributo al vostro blog. Durante le nostre lezioni di Storia ha presentato ai suoi compagni e a me la storia del suo antenato, che comunque nel territorio è molto conosciuto soprattutto per il limone Interdonato, un marchio d.o.c.
L’anniversario dell’Unità di Italia ci ha fornito lo spunto per riflettere su queste vicende di storia locale e per cercare negli archivi della famiglia Interdonato





Gli alunni della classe 2 sez.B hanno raccolto informazioni sulla partecipazione ai moti del 1848 e alle imprese garibaldine di alcuni patrioti locali, grazie alla documentazione fornita dall’Architetto Salvatore Coglitore, appassionato cultore di storia locale e per questo da anni interessato a collezionare documenti e foto presenti negli archivi familiari e comunali del territorio jonico.


Ecco i risultati della loro ricerca:

martedì 15 marzo 2011

FESTA NAZIONALE DEL 17 MARZO




logo dal sito mamma e bambini


Per festeggiare il 150° anniversario  dell’Unità d’Italia nella notte tra il 16 e il 17 Marzo i più importanti musei statali apriranno GRATIS!
Eccone alcuni:

Torino: l’Armeria Reale, la Galleria Sabauda e Palazzo Reale

Milano: la Pinacoteca di Brera

Firenze: la Galleria degli Uffizi, la Galleria Palatina, la Galleria dell’Accademia

Roma: Palazzo Barberini, Castel Sant’Angelo e l’Aula X del Museo delle Terme di Diocleziano, il Teatro di Palazzo Altemps, il Monumento Nazionale a Vittorio Emanuele II;

Napoli: Palazzo Reale

Cosenza: la Galleria Nazionale


INOLTRE:

Il 17 Marzo, Festa Nazionale, tutti i parchi e le aree archeologiche statali rimarranno aperti gratuitamente.


Ecco tutti gli eventi previsti per  la ricorrenza sul territorio nazionale:





E' una splendida occasione per conoscere il nostro straordinario patrimonio artistico e naturale,
festeggia anche tu con i fratelli e le sorelle d'Italia e...
 non dimenticare la coccarda!






giovedì 10 marzo 2011

La costruzione dell'Italia unita: una cronologia essenziale

Il clima della Restaurazione decisa a Vienna ed imposta in tutta Europa non riesce a placare il desiderio di libertà e di indipendenza, alimenta anzi  l'impegno dei patrioti italiani e li conduce al traguardo più nobile e sentito, la costruzione di un unico stato per un unico popolo. I moti del 1820-21 nel Regno di Napoli e in Piemonte, gli ideali e le azioni di carbonari e mazziniani, i moti del 1831 nel centro della penisola, l'esplosione del 1848 con la partecipazione popolare da nord a sud, la spedizione dei Mille di Garibaldi, l'unificazione e la proclamazione del Regno d'Italia il 17 marzo 1861, la conquista del Veneto ed infine di Roma: anche se non tutto il Risorgimento può essere ridotto a queste date, certamente in esse si racchiudono i momenti più significativi per capire come e quando siamo diventati italiani.

Per ripercorrere questo cammino con i suoi ideali e i suoi protagonisti  proponiamo una cronologia essenziale del periodo utilizzando alcune risorse on line, e in particolar modo quelle del progetto Sicilia 150, coordinato dal prof. Giuseppe Barone, ordinario di Storia contemporanea  dell'Università di Catania.

Molto utile anche il portale del Risorgimento italiano promosso dal MIUR con mappe, cronologie, eventi, protagonisti


CATANIA INSORGE: DAL 1837 AL 1849

scheda proposta dal Comune di Catania, Archivio storico





Il 1848:

LE CINQUE GIORNATE DI MILANO
VIDEO 40'

                                     The Italian Risorgimento: A timeline

ENGLISH VERSION






















I FATTI DI BRONTE

LUGLIO-AGOSTO 1860

Dopo lo sbarco dei Mille in Sicilia, seguito dalle promesse di Garibaldi di liberazione dal regime vessatorio dei Borbone, a Bronte, fatto inspiegabile per le masse, non venne abolita la tassa sul maci­nato che penalizzava i più poveri, ma, soprat­tutto, non venne realizzata la divisione delle terre della Ducea, dal momento che, caduto il regime borbonico in Sicilia, credevano tutti fosse venuto meno la donazione a suo tempo fatta al Nelson.
Il popolo, stanco di subire prepotenze, identifica nei "cappelli" i possidenti "ducali-borbonici", conservatori e oppressori; mentre chi ha cuore gli interessi del Comune e sta col popolo è considerato "liberale, reazionario, antiborbonico".
Aspirazioni deluse, sete di vendetta, rabbia ed odi inveterati spingono le categorie più basse alle estreme conseguenze, e il 31 Luglio arriva l'irreparabile, anche se la pru­denza e l'intervento di cittadini liberali (fra i quali lo stesso Nicolo Lombardo), cercano di frenare l'irruenza spaventosa del popolo: i birritti (contadini e popolo) si ribellano ai cappelli (i grandi proprietari terrieri)

La rivolta faceva seguito ai decreti emanati da Garibaldi che prometteva lo smantel­lamento dei latifondi e la spartizione delle terre.
Anche perché qualche mese prima, subito dopo lo sbarco,  lo stesso il Dittatore aveva annullato un'altra donazione borbonica restituendo agli antichi legittimi proprietari siciliani il feudo di "Bisaquino", sito nella zona di Palermo, anche questo regalato, come aveva fatto per quello di Bronte, dal re di Napoli ad un suo favorito (il famigerato ministro di polizia Maniscalco).
Nell’illusione di un ritorno in mano loro oltre che dei demani anche delle terre due volte usurpate nel 1494 e nel 1799, le speranze dei contadini quasi tutti poveri e viventi di semplice ed aleatorio bracciantato si erano quindi improv­visamente riaccese.
Inutile dire che, assetati di giustizia dopo secoli di stato servile, presero troppo alla lettera le parole del neo dittatore dell'Isola e pensarono che fosse giunto il momento tanto atteso della divisione del feudo Nelson.
Tutto questo non avvenne, come tutti si aspettavano.
La gente di Bronte, ancora una volta, non aveva fatto i conti con la storia, con gli intrighi internazionali, con gli inte­ressi particolari e di classe.
La loro aspirazione di giustizia sociale sfociò in un orrendo massacro: i contadini attaccarono le case dei grandi latifondisti, le saccheggiarono e iniziarono un feroce attacco con ripetuti massacri verso chi li teneva nell'indigenza e nella miseria. 

Garibaldi inviò Nino Bixio per la repressione della rivolta.  Da qui seguì un altret­tanto orrendo giudizio sommario, favorito dall'intollerante atteggiamento tenuto da Nino Bixio che, suo malgrado, era stato inviato da Garibaldi a sedare la rivolta onde evitare di compromettere i rapporti con il governo inglese in loco rappresentato dagli eredi di Nelson. 
Una commissione di guerra avvia un tribunale locale per chiudere la vicenda. Il tribunale, in un frettoloso processo durato meno di quattro ore, giudicò ben 150 persone e condannò alla pena capitale l'avvocato Nicolò Lombardo (che, acclamato sindaco dopo l'eccidio, venne additato come capo della rivolta), insieme con altre quattro persone: Nunzio Ciraldo Fraiunco, Nunzio Longi Longhitano, Nunzio Nunno Spitaleri e Nunzio Samperi. La sentenza venne eseguita mediante fucilazione il 10 agosto 1860. 
Per ammonizione, i cadaveri furono lasciati esposti al pubblico insepolti. 
Conclude Verga:  '...e la chiamavano LIbertà'



da Verga, Sciascia, Florestano Vancini












mercoledì 9 marzo 2011

Palermo, gennaio 1848. Le donne tra i patrioti

post di Nella Casabella, classe IV C


Palermo, gennaio 1848.
La città è sconvolta dalla rivoluzione, il popolo combatte per le strade.
Tra le tante donne a fianco dei patrioti  non possiamo trascurare la figura di

Teresa Testa di Lana

vista anche nelle diverse e contraddittorie presentazioni dei suoi contemporanei


mercoledì 2 marzo 2011

Siciliane nell' unità d'Italia



post di Vanessa Garufi e di Alfio Brischetto
classe IV C


Continua la nostra ricerca sulle donne che hanno contribuito all'unità d'Italia, pur rimanendo spesso nell'ombra, trascurate dalle ricostruzioni storiografiche
Ecco nuove biografie di donne del Risorgimento siciliano:

Vanessa Garufi  segnala



Alfio Brischetto presenta

Lucia Salvo




Domenico Romano, I tristi effetti della guerra.
Olio su tela (databile tra il 1860 e il 1875), Napoli, Convento di S. Maria La Nova



di Nella Casabella, IV C

martedì 1 marzo 2011

RICERCA D'ARCHIVIO: la storia risorgimentale di Ignazio Tardo nella memoria e nei documenti

post di Gabriella Cavallaro


Ho sempre sentito con grande intensità e orgoglio i legami profondi col ramo materno della mia famiglia, soprattutto con mia nonna, Giuseppina Tardo, che ha curato moltissimo la mia formazione culturale; sapevo della sua nascita a Palermo, città che aveva lasciato, a sedici anni, alla morte del padre Ignazio, per non ritornarvi più. Mia nonna ha sempre conservato con cura quel poco che le veniva dal padre: una decina di libri e documenti che attestano il suo passato risorgimentale,documenti e libri che sono pervenuti a me e, attraverso i quali, ho cercato, in occasione delle celebrazioni dell’Unità di ricostruire una breve biografia del mio bisnonno.






Giovanni Fattori, Garibaldi a Palermo, 1860