domenica 29 gennaio 2012

L'ITALIA SONO ANCH'IO


Chi sono oggi i cittadini italiani? O meglio: chi, pur essendo nato in Italia, non è ancora cittadino nè può diventarlo con la legge attualmente in vigore?





Ecco i numeri sui quali ragionare. I minori residenti in Italia, nati da genitori stranieri, sono circa un milione. Di questi, circa 650 mila hanno visto la luce nelle strutture del servizio sanitario nazionale. Il 1° gennaio del 2011 ne risultavano registrati ufficialmente 77.104 e tutto lascia prevedere che i dati, alla fine dell'anno appena concluso, risulteranno aumentati con un incremento che, ormai da diverso tempo, si attesta attorno all'1,5 - 2%.

La cittadinanza solo per discendenza

La legge sulla cittadinanza - l'ultima in ordine di tempo - compirà vent'anni il prossimo 5 febbraio. E' la numero 91 ed è basata sullo "ius sanguinis", il diritto di sangue. Non prevede, infatti, lo "ius soli", cioè il diritto che si acquisisce (come accade per chi nasce negli Usa) per il fatto stesso di fare il primo vagito sul suolo italiano, indipendentemente dalla cittadinanza dei genitori. Dunque, lo status giuridico dei bambini, figli di immigrati, cui capita di nascere in Italia è inestricabilmente legato alla condizione dei genitori: se i padri ottengono la cittadinanza (compiuti dieci anni di residenza legale) questa si trasmette automaticamente anche ai figli. Come un'eredità.

Una legge anacronistica

Quando vide la luce, la legge 91 del 1992 era già vecchia. Per la semplice ragione che già allora il saldo migratorio era positivo in favore degli stranieri. Oggi appare addirittura anacronistica. Dunque, le parole del presidente Giorgio NapolItano, che parla di "follia" e "assurdità", sembrano quanto mai appropriate. Del resto, è senza dubbio per questo motivo che sulla scia delle affermazioni del capo dello Stato si siano trovati numerosi Consigli comunali e provinciali italiani, nel sancire, nell'ambito dei loro poteri, la volontà di dare cittadinanza ai figli degli immigrati nati sul territorio italiano.

La campagna L'ITALIA SONO ANCH'IO

Promossa da 19 organizzazioni della società civile, con il sostegno di Carlo Feltrinelli. Il portavoce è Graziano Delrio, sindaco di Reggio Emilia e e presidente dell'Anci. Ezequiel Iurcovich è il giovane portavoce della Rete G2 6 - Seconda Generazione. "Siamo vicini al traguardo delle 50 mila firme per chiedere la riforma della legge 91. Sono sostanzialmente due i punti attorno ai quali ruota la nostra proposta. Il primo è il riconoscimento cittadini italiani ai bambini nati da stranieri che hanno ottenuto da almeno un anno la cittadinanza del nostro Paese e, contestualmente, garantire lo stesso diritto a tutti i piccoli che, pur non essendo nati qui, abbiano compiuto il primo ciclo scolastico delle elementari. Il secondo punto - ha aggiunto Iurcovich - riguarda il diritto al voto amministrativo per chiunque abbia ottenuto la residenza da almeno 5 anni, come avviene in Francia, Regno Unito e Germania e come è sancito da una convenzione europea del 1992, che hanno firmato tutti, ma che il governo italiano sottoscrisse solo parzialmente, rifiutandosi di accettare i capitoli riguardanti, appunto, la possibilità di voto amministrativo".


 




mercoledì 25 gennaio 2012

Giorno della memoria 2012


"La memoria è conoscenza, la conoscenza è libertà"

Nunzio Di Francesco, il partigiano Athos


Nunzio Di Francesco, 1924-2011

Con queste parole di Nunzio, partigiano di Linguaglossa scomparso la scorsa estate, più volte ospite nella nostra scuola per testimoniare il dramma della deportazione nel campo di Mauthausen, apriamo quest'anno uno spazio con le segnalazioni raccolte e dedicate al Giorno della memoria, istituito con legge della Repubblica nel 2000:

"La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria", al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali,  la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati"

Segnaliamo:

INIZIATIVA COMUNE DI GIARRE E LICEO LEONARDO :
                     
    TORNARE, MANGIARE, RACCONTARE


I DEPORTATI: Ecco l'elenco dei deportati catanesi nei campi di concentramento




IL FILM: LA CHIAVE DI SARA sulla deportazione degli ebrei francesi nel 1942



domenica 15 gennaio 2012

L'avvento del fascismo in Italia


La prima guerra mondiale lascia i Paesi che ad essa avevano aderito in condizioni di crisi gravissima. Non si trattò solo di difficoltà economiche e finanziarie, fattori certo determinanti nello sconvolgimento dell'assetto sociale prebellico, ma fu soprattutto crisi di valori di riferimento, incertezza dei governi liberali nel prospettare un futuro credibile e  percorribile con interventi rapidi ed efficaci in grado di alimentare speranze di sviluppo. La crisi assunse in Italia aspetti particolamente drammatici. Le tensioni del "biennio rosso" non porteranno il Paese verso una reale emancipazione sociale e politica ma saranno accompagnate dalla creazione dei Fasci di combattimento e dalla nascita del Partito Nazionale Fascista. Nell'ottobre del 1922 Mussolini marcia su Roma per prendere le redini del governo: l'Italia liberale si consegna al ventennio della dittatura fascista. Scrive lo storico Angelo Tasca:

"La leggerezza, la quasi incoscienza con cui una parte delle classi dirigenti lancia l’Italia nella guerra, preparano quelle disillusioni della pace che tanto hanno contribuito alla nascita del fascismo. Durante la lotta per l’intervento comincia anche a fissarsi nei “fasci” del 1914-1915 quel complesso di demagogia, di nazionalismo esasperato, d’antisocialismo e di reazione che si ritroveranno poi nei fasci del 1919-1920. Scatenata con metodi faziosi, constata il senatore Vincenzo Morello, la guerra nazionale fu condotta «in un’atmosfera di guerra civile». Fra il maggio 1915 e l’ottobre 1922 la genesi è dunque diretta e ininterrotta. 
Angelo Tasca, Nascita e avvento del fascismo, Bari, 1965, cit. in Nicola Tranfaglia, Dallo Stato liberale al regime fascista, Feltrinelli, Milano 1973, p. 53




 
 

lunedì 9 gennaio 2012

Dove cercare notizie sui propri antenati

"In linea con altri portali di carattere nazionale sulla storia familiare, promossi in numerosi paesi, il Portale SAN-Antenati nasce dall’esigenza di organizzare e rendere disponibile l’enorme patrimonio documentario degli atti di stato civile esistente negli Archivi di Stato per condurre ricerche anagrafiche e genealogiche, finalizzate alla ricostruzione della storia di famiglie e di persone, ma anche alla storia sociale in senso lato. Grazie a una convenzione stipulata con FamilySearch International nel 2011, obiettivo del Portale è quello di pubblicare progressivamente milioni e milioni di immagini di registri di stato civile (parte delle quali sono convertite da microfilm eseguiti negli Archivi di Stato dalla Genealogical Society of Utah a partire dalla metà degli anni Settanta del secolo scorso, e parte sono di nuova acquisizione), per fare ricerche sfogliando gli atti a video, nella sezione Sfoglia i registri. Ciascuna immagine è corredata dalla rispettiva descrizione archivistica che riporta il nome dell’istituto che conserva la fonte, il fondo, la tipologia dell’atto (nati, matrimoni, morti e relativi allegati), la località, la data, il numero progressivo di registro o di busta quando esistente.


Parallelamente il Portale prevede la progressiva indicizzazione dei nomi di persona presenti sui singoli atti nella sezione Trova i nomi. La banca dati dei nomi si svilupperà per tappe successive che prevedono anche la partecipazione degli utenti del Portale su base volontaria, scrivendo a redazione.antenati@beniculturali.it  .

Gli interessati possono acquisire ulteriori informazioni nella sezione Il territorio e le fonti che elenca i fondi di stato civile conservati presso i singoli Istituti. Nella stessa sezione sono segnalate inoltre le fonti della leva militare, parimenti utili alle ricerche anagrafiche e genealogiche, sulle quali vari Archivi di Stato negli ultimi anni hanno costruito banche dati, sia consultabili on line, sia a uso interno delle sale studio, dove gli interessati possono trovare assistenza qualificata per sviluppare ulteriormente la loro ricerca estendendola ad altre risorse seriali, come gli archivi notarili, catastali, ecc."

da Storia Digitale, contenuti Online per la storia


sabato 7 gennaio 2012

Portale Storico della Camera dei deputati

A conclusione dell’anno delle celebrazioni per il 150 anniversario dell’Unità d’Italia la Camera dei deputati ha pubblicato il proprio Portale storico, progettato e realizzato da regesta.exe.


 
20 maggio 1915: l'on.le Salandra denuncia la Triplice Alleanza e prepara l'intervento in guerra dell'Italia a fianco della Triplice Intesa



Il portale racconta attraverso i documenti una storia anche più lunga, che parte dalla I Legislatura del Parlamento sabaudo del 1848 per giungere fino alla legislatura che precede quella in corso, la XV Legislatura repubblicana conclusasi nel 2008: le schede biografiche di 10.653 deputati, con le informazioni e i materiali digitali relativi a tutti i loro mandati (incarichi, progetti di legge, interventi, fotografie); le schede dei 43 presidenti che si sono succeduti alla guida della Camera, da Gioberti a Bertinotti; 60.000 resoconti e bollettini sull’attività dell’Assemblea e delle commissioni interamente disponibili in formato pdf; 100.000 progetti di legge, 250.000 interrogazioni e mozioni parlamentari, oltre 20.000 doc parlamentari; quasi 25.000 immagini fotografiche; approfondimenti sui sistemi elettorali, sui regolamenti, sulla storia e la struttura dell’amministrazione della Camera.

In dati.camera.it è disponibile il catalogo completo di dati e documenti digitali delle legislature della Camera fino alla XV della Repubblica; un patrimonio informativo che alimenta il Portale storico della Camera dei deputati. Nel sito sono infine disponibili i primi dataset di deputati, organi e gruppi parlamentari della legislatura corrente. I dataset saranno periodicamente aggiornati.




giovedì 5 gennaio 2012

Etna in eruzione tra Ottocento e oggi

Ogni tanto la natura  ci ricorda della fortuna che abbiamo di vivere in luoghi  incantevoli e meravigliosi, e noi stessi ci sorprendiamo a guardarci intorno per cercare anche nella storia l'evoluzione dei paesaggi che ci hanno accompagnato sin dall'infanzia. Apriamo il nuovo anno con alcune immagini del vulcano Etna:




La prima immagine, datata 1885, riproduce un'eruzione vista dal porto di Ognina




Ancora un'eruzione dal prospetto orientale del vulcano

Ed ecco l'Etna nella "monumentale" eruzione di oggi, vista da Giarre.
La colonna di fumo era alta 5000 metri.


Vista dal cratere sud-est