venerdì 18 ottobre 2013

Priebke manipola la storia delle Fosse Ardeatine


E' il 24 marzo 1944.

335 italiani vengono fucilati, a gruppi di cinque-costretti prima ad inginocchiarsi,  a Roma nelle Fosse Ardeatine per ordine del generale Priebke, morto pochi giorni fa, tra i primi a sparare sui prigionieri.





La decisione viene presa dopo l'attentato di Via Rasella contro un presidio nazista nella capitale. Roma occupata resisteva agli occupanti e si difendeva con le azioni dei partigiani. Era la guerra vissuta nella quotidianità della paura e con il forte desiderio-legittimo-di libertà. 

Come risposta alla morte dei 33 soldati tedeschi morti nell'attentato, Priebke ne fa uccidere 335.
Non si è mai pentito del suo gesto. Lo ha persino giustificato come ubbidienza ai comandi superiori.
Ecco la sua ricostruzione dell'evento, la sua "versione manipolata" della storia.
La banalità del male ritorna con queste parole, e invita  ancora una volta a riflettere sulle nostre responsabilità.

ricordate che questo è stato.....

video-intervista

lunedì 7 ottobre 2013

L'alfabeto della tragedia di Lampedusa


Attilio Bolzoni ha presentato ieri su Repubblica un alfabeto della tragedia di Lampedusa.
Dall'A alla Z le parole che più abbiamo sentito o abbiamo pensato in questi giorni.
Nel bene e nel male.

 Ne riportiamo alcune.

A come AFRICA

Vengono tutti da lì. Almeno il 95 per cento di quelli che stavano sul barcone erano somali ed eritrei. Fra questi ultimi moltissimi di etnia Kunama, tribù del bassopiano occidentale al confine con il Sudan.



V come VIVI

Meno dei morti e degli scomparsi in mare


Z come ZAMMAMMERI

Qualcuno sui blog, in questi giorni chiama zammammeri i profughi che arrivano a Lampedusa.
"Liberiamo l'Europa da sti' zammammeri"
Zammammero pare che si possa pressappoco tradurre-non sappiamo in quale lingua- in cafone, zappatore,ignorante.
Complimenti.

Tra queste due voci- l'ultima la dice lunga su quanto sia ancora lontano il rispetto per chi cerca la sopravvivenza anche a costo della vita- ne voglio segnalare un' altra. Importante.

R come RAFFAELE

E' stato il primo a salvare gli uomini e le donne che stavano annegando.Si chiama Raffaele Colapinto, è l'armatore del peschereccio "Angela C."


Grazie Raffaele. Perchè esiste gente vera che prima di tutto sa che bisogna salvare un essere umano in pericolo. E lascia a blaterare in discutibili blog chi non sa salvare neanche la  propria dignità morale.

venerdì 4 ottobre 2013

documentiamoci sulla strage di Lampedusa


La strage di migranti di ieri pone pesanti ed urgenti  interrogativi. 
Non possiamo rimanere senza risposte. 
Abbiamo la necessità di capire perchè è accaduto tutto questo.


  • Perchè tanti morti nel Mediterraneo?
  • Perchè si sceglie di affidarsi a scafisti spregiudicati pur di raggiungere l'Europa?
  • Cosa accade nei paesi da cui fugge tanta gente?
  • Cosa può, cosa deve fare, l'Unione europea?

cadaveri senza identità, una tragedia umanitaria
E'certo che dietro la nuova strage del barcone andato a fuoco nelle acque di Lampedusa, c’è il dramma di migliaia di migranti provenienti all’Africa subsahariana o dal Corno d'Africa. 
Sudan, Somalia ed Eritrea sono i Paesi da cui fugge la gran parte dei migranti in cerca d'asilo politico per i conflitti pluridecennali e l'assoluta assenza di rispetto di ogni diritto umano.

Amnesty International ha presentato in breve nel suo rapporto sul 2013 la situazione dell'Africa Subsahariana lanciando un allarme accorato a governi ed organismi preposti alla salvaguardia dell'umanità




 Si fugge da questi Paesi. Ecco perchè.


LA GUERRA IN SOMALIA

I PAESI DEI MIGRANTI IN ITALIA


Cosa possiamo fare per evitare nuove tragedie?

PARLA IL SINDACO DI LAMPEDUSA

Cosa può fare l'Europa?

da LA REPUBBLICA

da AVVENIRE

da CORRIERE DELLA SERA

giovedì 3 ottobre 2013

morire senza speranza


L'ennesima tragedia umana nel mare della speranza e purtroppo ormai della morte. Circa cinquecento migranti cercano scampo dall'incendio dell'imbarcazione di fortuna, appena fuori l'isola di Lampedusa.
Solo poco più di un centinaio riesce a salvarsi. 

Vergogna, grida accorato papa Francesco, e a ragione.
Vergogniamoci tutti, e smettiamola di girarci dall'altra parte quando c'è di mezzo la vita e la dignità di un essere umano.

Lasciamo da  parte tutti i pettegolezzi e le malignità della peggiore politica e
rivolgiamo con obbligo di risposta un appello alle istituzioni.
Scriviamo la storia partendo da qui, da queste vite, da queste morti.




Voi che vivete sicuri 
nelle vostre tiepide case
voi che trovate tornando a casa 
il cibo caldo e visi amici
Considerate se questo è un uomo....
PrimoLevi
Voi che vivete sicuri
nelle vostre tiepide case,
voi che trovate tornando a sera
il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo