martedì 10 aprile 2012

Miriam Mafai e le donne della Resistenza

post di Rosita Cipolla, classe 5 C



La morte di Miriam Mafai, intellettuale, scrittrice, giornalista e protagonista coraggiosa della Resistenza italiana, ci riporta ad evidenziare  la presenza costante ed attiva delle donne all’interno dei movimenti partigiani: furono infatti circa 35.000 le partigiane italiane. Esse svolsero diversi ruoli; alcune agirono come combattenti, impugnando le armi, altre contribuirono con azioni più innocue ma certamente indispensabili (come nel caso delle infermiere che si dedicavano alla cura dei malati e dei feriti). Un ruolo fondamentale nella lotta partigiana al femminile fu quello di “staffetta”.Le staffette infatti erano giovani donne che avevano il compito di garantire i collegamenti tra le varie brigate partigiane, mantenere i contatti fra i partigiani e le loro famiglie e trasportare notizie ed armi. Queste donne erano in continuo pericolo poiché non erano armate e dovevano passare inosservate senza destare alcun sospetto nei soldati nazisti. Le staffette si muovevano in bicicletta, a piedi o si nascondevano in treni e camion col cuore in gola ma soprattutto col cuore pieno di coraggio e di speranza per la liberazione della loro patria dal nemico nazista. In tal modo, le donne dimostrarono il loro interesse verso la sorte della loro nazione e verso la politica in genere. Iniziavano a rendersi conto che la politica non è fatta di grandi imprese o propaganda ma di azioni quotidiane, e soprattutto dimostrarono che anche le donne erano in grado di divenire “cittadine attive” nel proprio paese. Quella della staffetta fu una figura molto stimata dai partigiani e dalla popolazione italiana. Nella vicenda delle Fosse Ardeatine, spicca la figura di Carla Capponi, che temerariamente offrì un grande sostegno al compagno Rosario Bentivegna. Iniziando come staffetta, Carla Capponi divenne una partigiana combattente con il ruolo di capitano e per la sue imprese le fu conferita la Medaglia d'oro al valor militare.


Sempre a proposito della partecipazione femminile alla Resistenza, ecco cosa scriveva la partigiana, scrittrice e giornalista Ada Gobetti:

“Nella Resistenza la donna fu presente ovunque: sul campo di battaglia come sul luogo di lavoro, nel chiuso della prigione come nella piazza o nell’intimità della casa. Non vi fu attività, lotta, organizzazione, collaborazione a cui ella non partecipasse: come una spola in continuo movimento costruiva e teneva insieme, muovendo instancabile, il tessuto sotterraneo della guerra partigiana”



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