Come abbiamo scritto nei giorni scorsi, il 12 dicembre 1969, alle 16.37 una bomba esplode a Milano nella Banca Nazionale dell'Agricoltura. Il bilancio è terribile: 14 i morti, 87 i feriti; tre non sopravviveranno. Nel giorno dei funerali si diffonde la notizia che uno dei fermati, l'anarchico Giuseppe Pinelli, è morto durante gli interrogatori. Ci vorranno 40 anni per iscrivere nelle parole del presidente Napolitano il suo nome come diciottesima vittima della strage, che introdusse la lunga stagione del terrorismo e dei misteri d'Italia.
Per saperne di più sull'AUTUNNO CALDO del 1969, l'Italia delle fabbriche, il movimento degli studenti, la stagione del terrorismo in Italia segnaliamo il dossier di Repubblica con foto, filmati, interviste, cronologie, pagine di giornale.
"Ieri a Milano c'è stato un funerale popolare, come era giusto" raccontava Giorgio Bocca ai lettori del Giorno dopo il funerale delle vittime. E aggiungeva: "Da piazza del Duomo a piazza Castello i visi, gli abiti, gli atteggiamenti erano quelli della Milano umile ma non servile che lavora nelle fabbriche, negli uffici nei negozi e che sbuffa".
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