Approvata dall'Assemblea Costituente il 22 dicembre 1947, promulgata dal Capo provvisorio dello Stato il 27 dicembre 1947, entrata in vigore il 1° gennaio 1948
festeggeremo tra pochi giorni il 65° compleanno della
COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA
Iniziando dai
festeggeremo tra pochi giorni il 65° compleanno della
COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA
Iniziando dai
PRINCIPI FONDAMENTALI
ART.1
L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.
BENIGNI LEGGE L'ARTICOLO 1
Rinnovare la Costituzione per risolvere la crisi politica del Paese?
Il costituzionalista Gustavo Zagrebelsky afferma che la crisi non va attribuita alla Costituzione, cercandone così la soluzione nella sua modificazione. E precisa:
"La prima riforma di cui abbiamo bisogno è il rinnovamento civile.
La Costituzione, senza di ciò, è solo un falso obiettivo"
Dobbiamo dunque ripartire dall'articolo 54:
Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi. I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle, con disciplina ed onore
Rinnovare la Costituzione per risolvere la crisi politica del Paese?
Il costituzionalista Gustavo Zagrebelsky afferma che la crisi non va attribuita alla Costituzione, cercandone così la soluzione nella sua modificazione. E precisa:
"La prima riforma di cui abbiamo bisogno è il rinnovamento civile.
La Costituzione, senza di ciò, è solo un falso obiettivo"
Dobbiamo dunque ripartire dall'articolo 54:
Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi. I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle, con disciplina ed onore
L'articolo I è sicuramente la base della nostra Costituzione, e quindi della nostra Repubblica. La Repubblica, è stata per noi (anche se al giorno d'oggi potrebbe non sembrare in questo modo) una grandissima conquista, poiché è servita a porre fine alla monarchia e alla dittatura, e ci ha donato la libertà, come popolo. Se il popolo avesse continuato ad essere, come dice Benigni, servo o suddito del monarca o dittatore, non avrebbe avuto la possibilità di votare, quindi nessuna forma di democrazia (o comunque in pochi l'avrebbero avuta) e quindi assoluta sottomissione al sovrano o dittatore. Il lavoro è un altro punto importante, che fa dell'Italia l'unico paese al mondo ad essere fondato su di esso; in poche parole, il Paese nasce (e va avanti) grazie a tutti i lavoratori, perché senza lavoro, senza il contributo di ogni singolo cittadino, il nostro paese non sarebbe stato così come lo vediamo oggi, perché il sistema sarebbe andato a rotoli.
RispondiElimina