lunedì 24 marzo 2014

a 70 anni dalle Fosse Ardeatine

L'UNITA' del 30 marzo 1944

 

Il 25 marzo 1944, i lettori dei giornali romani trovavano il seguente comunicato dell'agenzia Stefani, emanato dal comando tedesco della città occupata di Roma alle 22.55 del 24 marzo:
«Nel pomeriggio del 23 marzo 1944, elementi criminali hanno eseguito un attentato con lancio di bomba contro una colonna tedesca di Polizia in transito per Via Rasella. In seguito a questa imboscata, 32 uomini della Polizia tedesca sono stati uccisi e parecchi feriti.La vile imboscata fu eseguita da comunisti badogliani. Sono ancora in atto indagini per chiarire fino a che punto questo criminoso fatto è da attribuirsi ad incitamento anglo-americano. Il Comando tedesco è deciso a stroncare l'attività di questi banditi scellerati. Nessuno dovrà sabotare impunemente la cooperazione italo-tedesca nuovamente affermata. Il Comando tedesco, perciò, ha ordinato che per ogni tedesco ammazzato dieci criminali comunisti saranno fucilati. Quest’ordine è già stato eseguito». 
L'annuncio della rappresaglia fu dato quando l’esecuzione era già avvenuta. Per anni si è detto che i partigiani avrebbero potuto costituirsi e salvare degli innocenti, ma nessun manifesto fu affisso sui muri. Né vi fu alcun tentativo di catturare i responsabili dell’azione.
Eppure la memoria repubblicana ha costruito intorno a via Rasella uno dei processi morali più pesanti a carico dei partigiani.
 
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http://cesim-marineo.blogspot.it/2014/03/fosse-ardeatine-70-anni-dopo.html
 
 

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