giovedì 27 febbraio 2014

Le tracce della storia a Bronte


post di Gaetano Nicotra
classe 4 L


 La Ducea Nelson

Il castello o Ducea Nelson sorge a circa 13 km da Bronte. Venne donato dal re Ferdinando lV di Borbone, re delle due Sicilie, all’ammiraglio Horatio Nelson per i servigi resi nel soffocare la rivoluzione napoletana del 1799. L’ammiraglio non visitò mai queste terre però rispettava il dono ricevuto, infatti fino alla fine dei suoi giorni amò firmarsi come Nelson-Bronte.

Alla morte dell’ammiraglio (1805) il feudo venne affidato a procuratori inviati dall’Inghilterra e dal 1836 fu frequentato più o meno stabilmente dai discendenti dell’ammiraglio fino a circa tre decenni fa.
Nel 1981 diventa proprietario del castello il comune di Bronte.

Inizialmente il castello era un’abbazia fortificata voluta dalla regina Margherita di Navarra, madre di Guglielmo II Buono. Da questa abbazia sono passati abati illustri come i cardinale Rodrigo Borgia, poi papa Alessandro IV. L’edificio subì diversi crolli e fu quasi distrutto dal terremoto del 1693.




Una curiosità:

Charlotte, Emily e Anne Brontë,  tre sorelle inglesi scrittrici vissute in età vittoriana, conobbero il successo soprattutto postume con tre diversi romanzi che sono considerati dei capolavori indiscussi a livello mondiale.



THE ORIGINS OF BRONTE SISTERS’ NAME

a cura di Rosita Russo, classe 4 L

 

Brontë sisters’ father was named Patrick Brontë, he was born in Northern Ireland. At the origins, his name was Brunty or Prunty, but there isn’t a regularised spelling due to the illiteracy of that period. The Brontë family can trace own origins to the Irish clan Ó Pronntaigh, which literally means 'grandson of Pronntach'. Ó Pronntaigh was earlier anglicised as Prunty and sometimes Brunty.
Patrick changed from Brunty to Bronte for some reasons:
-           when he was an undergraduate at Cambridge, he spelled his name 'Brontë with two dots over the 'e' to mark the fact that it was pronounced as a separate syllable.
-           It is thought he used this spelling because of the Greek word “bronte” which means 'thunder'
-           He chose this name in honour of the Admiral Nelson. Indeed, thanks to Nelson’s support, the king of Naples was restored to the throne, so the king granted to the Admiral an Italian estate called Bronte, close to Mount Etna, and the title of Duke of Bronte.

 Sitografia:
What are the origins of the Brontë name? http://www.bronte.org.uk/faqs





Intervento di Nelson nella rivoluzione napoletana (1799)

Dopo la presa della città di Napoli, avvenuta il 23 Gennaio del 1799 dal generale francese Championnet, vi  è un vivace periodo politico nella capitale con la creazione della Repubblica partenopea. Ma il 7 Febbraio dello stesso anno sulle coste calabresi sbarca il cardinale Fabrizio Ruffo, che mobilitando i contadini a ribellarsi ai francesi, costituisce l’esercito della Santa Fede (sanfedista). Approfittando della ritirata delle truppe francesi, a causa della vittoria dell’esercito austro-russo in Lombardia,  Ruffo marcia verso Napoli con il suo esercito e con l’appoggio della flotta inglese comandata da Nelson  il 13 Giugno del 1799 sconfigge i repubblicani e punisce duramente i patrioti che si erano battuti per la repubblica. Saranno 120 le condanne a morte, tra queste quella decisa per  Eleonora Pimentel de Fonseca, grande e coraggiosa  intellettuale promotrice dell'esperienza repubblicana. 
Iniziava così, tra passione politica e repressione durissima,  il nostro Risorgimento.

LA CONTROVERSA FIGURA DI  LADY HAMILTON
 


Nei giorni che seguirono la fine della Repubblica Napoletana si dice che la moglie di sir William Hamilton,  lady Hamilton, abbia usato la propria influenza su Nelson per convincerlo a non accettare la capitolazione negoziata dal cardinale Ruffo con i repubblicani, e ad annullare i loro salvacondotti. A seguito di questa decisione furono giustiziati i 120 nobili ed intellettuali  napoletani.





La struttura del castello di Bronte

Il complesso di Ducea è articolato su pianta anulare a perimetro quadrangolare con edifici con una e due elevazioni. L’insieme nella sua semplicità ha un aspetto maestoso. Per due cancellate si accede al porticato d’ingresso e quindi ad un primo cortile dove è ubicata la croce in pietra lavica eretta in memoria di Orazio Nelson. Lateralmente a destra si accede alla chiesa tardo-normanna di Santa Maria ed al cortile quadrato. Sulla sinistra vi erano gli appartamenti signorili dei Nelson, ora adibiti a museo. All’esterno del complesso sono visibili i resti di due torrette che facevano parte del sistema difensivo dell’abbazia. Con accesso dal primo cortile e possibile visitare il giardino inglese voluto dai Nelson, il giardino è ricreato con molta cura, con un formale labirinto e con piante secolari locali e esotiche. Vicino al castello in epoca successiva, nel 1898, venne edificato il cimitero riservato alla famiglia Nelson, al suo interno vi sono sepolti otto corpi. Oltre a quelli dei duchi e di nobili inglesi vi è la tomba del poeta inglese William Sharp.


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