Eccidio di Monte Sole, meglio noto come strage di Marzabotto (29 settembre – 5 ottobre 1944):
con più di 700 morti (tra cui intere famiglie e molti bambini),
è uno dei più gravi crimini di guerra contro la popolazione civile perpetrati dalle forze armate tedesche in
Europa occidentale durante la Seconda guerra mondiale
La conta dei morti è un tragico esercizio di
matematica. Nell'eccidio di Monte Sole, più conosciuto in Italia come
strage di Marzabotto, in una serie di attacchi delle truppe naziste
contro le popolazioni inermi di Marzabotto, Monzuno, Grizzana, si
contarono 770 morti fra il 29 settembre e il 5 ottobre del 1944-
soprattutto donne, anziani, bambini. La cifra sale a 955 contando tutti
gli attacchi nazisti nella stessa zona fra l'estate e l'autunno. I tre
Comuni, poi, pagarono un altro altissimo tributo di vite umane per altre
cause legate alla guerra, altre 721 croci.
Queste terre e queste vite -
la violenza, la paura, il coraggio di resistere - hanno ispirato il
film di Giorgio Diritti L'uomo che verrà. Le ultime condanne per queste morti risalgono al 2007.
Monte
Sole e Marzabotto non dimenticano. E vogliono ricordare i 70 anni
dall'eccidio con un serie di iniziative durante questa settimana.
Il
momento più emozionante sarà domenica 5 ottobre a Marzabotto, quando i
canti della Resistenza introdurranno la messa per i caduti e la
deposizione delle corone. Alle 11, in piazza Martiri delle Fosse
ardeatine, le orazioni ufficiali, cui parteciperà l'Alto rappresentante
per la Politica estera dell'UE Federica Mogherini. Seguirà l'arrivo
delle staffette da Colle Ameno (di MICOL LAVINIA LUNDARI, Repubblica.it)
Nessun commento:
Posta un commento