L’Inghilterra è sempre stata una monarchia
speciale, nel panorama dei Regni d’Europa,
e lo è ancora oggi quando in Europa le
Repubbliche sono la maggioranza degli
Stati.
L’Inghilterra, o meglio, il Regno Unito,
quella sorta di federazione monarchica che
unisce Inghilterra, Galles, Scozia e Irlanda
del Nord sotto la corona di Elisabetta II
Windsor, è una “monarchia costituzionale”
senza una vera e propria Costituzione
scritta.
Ci sono delle leggi e delle
consuetudini rispettate e formidabili che
lasciano alla Regina il ruolo importantissimo
di rappresentare l’unità della nazione, la
fanno “regnare ma non governare”,
come si dice. Il governo, seppur nominato
dalla Regina, deve avere la fiducia del
Parlamento, eletto oggi a suffragio
universale. Insomma, il baricentro del potere sta nella elettiva Camera dei Comuni
che, assieme alla Camera dei Lord di nomina regia, forma il Parlamento del Regno
Unito.
La mancanza di una Costituzione scritta, che, come in Italia per esempio, detta le
regole del funzionamento dei massimi poteri dello Stato, è frutto di una storia di lunga
durata che ha creato con il tempo una tradizione fortissima che funge da
Costituzione “materiale” (analisi storica, continua su Treccani)
Eccone in breve il percorso storico, ricostruito dagli studenti delle quarte classi:
Giovanni e Lilian presentano
Michela e Roberta presentano
L'ETA' DI ELISABETTA I
Francesco e Mario presentano
LA SECONDA RIVOLUZIONE INGLESE
Vivina e Stefano presentano
Roberta e Rosita presentano
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