venerdì 1 gennaio 2016

la storia costituzionale inglese


L’Inghilterra è sempre stata una monarchia speciale, nel panorama dei Regni d’Europa, e lo è ancora oggi quando in Europa le Repubbliche sono la maggioranza degli Stati. 
L’Inghilterra, o meglio, il Regno Unito, quella sorta di federazione monarchica che unisce Inghilterra, Galles, Scozia e Irlanda del Nord sotto la corona di Elisabetta II Windsor, è una “monarchia costituzionale” senza una vera e propria Costituzione scritta. 
Ci sono delle leggi e delle consuetudini rispettate e formidabili che lasciano alla Regina il ruolo importantissimo di rappresentare l’unità della nazione, la fanno “regnare ma non governare”, come si dice. Il governo, seppur nominato dalla Regina, deve avere la fiducia del Parlamento, eletto oggi a suffragio universale. Insomma, il baricentro del potere sta nella elettiva Camera dei Comuni che, assieme alla Camera dei Lord di nomina regia, forma il Parlamento del Regno Unito. 

La mancanza di una Costituzione scritta, che, come in Italia per esempio, detta le regole del funzionamento dei massimi poteri dello Stato, è frutto di una storia di lunga durata che ha creato con il tempo una tradizione fortissima che funge da Costituzione “materiale” (analisi storica, continua su  Treccani)

Eccone in breve il percorso storico, ricostruito dagli studenti delle quarte classi:

Debora e Veronica presentano

LA PRIMA RIVOLUZIONE INGLESE

Giovanni e Lilian presentano


Michela e Roberta presentano

L'ETA' DI ELISABETTA I


Francesco e Mario presentano

LA SECONDA RIVOLUZIONE INGLESE

Vivina e Stefano presentano



Roberta e Rosita presentano

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