Non basta certo un giorno per ricordare l'importanza della legalità e il contributo dei tanti che hanno lottato e lottano contro la mafia e l'illegalità
MA
quel che è certo è che ci deve sempre essere
QUEL GIORNO
per rinnovare la riflessione di tutti
e conoscere
ciò che è accaduto
ciò che ancora continua ad accadere
per rompere il filo
unire le forze
in nome dell' onestà e della giustizia
su cui edificare il nostro presente e il nostro futuro
23 maggio 1992
la mafia uccide il giudice Giovanni Falcone, che stava per diventare Procuratore Nazionale Antimafia.
Cinquantasette giorni dopo, il 19 giugno, Cosa nostra colpisce anche Paolo Borsellino, il magistrato che, con Falcone, aveva fatto parte del pool antimafia e costruito l'impianto del maxiprocesso di Palermo aperto nel 1986.
La mafia non solo non è stata sconfitta, ma sferra il suo colpo più eclatante. Lo scorso anno, in occasione del 27esimo anniversario della strage di Capaci, il professor Salvatore Lupo e Paolo Mieli dedicano all'impegno e al coraggio di Falcone e Borsellino questa puntata di "Passato e Presente".
Con gli attentati di Capaci e via D'Amelio scompaiono i due magistrati simbolo della lotta alla mafia. Quella lotta che aveva attaccato frontalmente Cosa nostra, portato alla sbarra i vertici e condannato - il 20 gennaio del 1992 - 360 imputati. Per il Paese, scosso nel profondo, è il momento della presa di coscienza.
Nel 2000, Palermo adotta la Convenzione Delle Nazioni Unite contro la criminalità organizzata, un trattato transnazionale ratificato da 188 Stati. Con la Convenzione di Palermo, il pensiero di Giovanni Falcone e il lavoro da lui svolto con le cancellerie e le procure europee e internazionali, diventa il punto di partenza nella lotta alla criminalità organizzata.
video Passato e Presente, 40'
le manifestazioni
"Parlate della mafia. Parlatene alla radio, in televisione, sui giornali. Però parlatene"
In queste parole di Paolo Borsellino, pronunciate oltre vent'anni fa, vi è l'essenza di un messaggio che va oltre la semplice memoria delle commemorazioni, ormai prossime, per ricordare la strage di Capaci nella quale persero la vita Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Antonio Montinaro, Vito Schifani e Rocco Dicillo.
la Rai propone per venerdì 22 maggio alle 21.25, il film “Felicia Impastato” (regista Gianfranco Albano), che andrà in onda in prima serata su Rai 1, basato sulla storia della madre del giornalista e attivista Peppino Impastato, ucciso a Cinisi il 9 maggio del 1978.
Un film elegante e commovente ma anche di denuncia, che racconta ai telespettatori la storia di Peppino Impastato e della sua rivoluzione culturale,
Un film elegante e commovente ma anche di denuncia, che racconta ai telespettatori la storia di Peppino Impastato e della sua rivoluzione culturale,
Nel corso della giornata del 23 maggio 2020
Alle 17.58, ora in cui avvenne la strage di Capaci, avverrà la deposizione della corona di fiori in memoria
degli agenti della Polizia di Stato. Saranno previste testimonianze, interventi istituzionali, immagini dei
lenzuoli e degli striscioni appesi ai balconi dai cittadini italiani, che si stringeranno nel tradizionale momento
del silenzio sotto l’Albero Falcone, un maestoso ficus magnolia, diventato simbolo della lotta alla Mafia, che
si trova di fronte all'abitazione che fu del giudice a Palermo.
Ministero dell’Istruzione
Dipartimento per le risorse umane, finanziarie e strumentali
Il mio balcone è una piazza
Vista l’impossibilità di organizzare cortei e raduni, gli studenti e i cittadini sono invitate ad affacciarsi dai
balconi di casa appendendo un lenzuolo bianco, striscioni o cantando l’Inno d’Italia, facendo sentire la
presenza e l’unità in varie forme, esprimendo un pensiero di gratitudine a chi, nella lotta alla mafia, o nella
dura battaglia contro la pandemia, ha fatto la propria parte. Lo slogan sarà “il mio balcone è una piazza”.
Hashtag da utilizzare :
#23maggio2020
#PalermochiamaItalia
#ilcoraggiodiognigiorno
#ilmiobalconeèunapiazza
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