E' stato presentato oggi a Roma nella Sala della Lupa, alla presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano il volume di Marcello Saija e Angela Villani GAETANO MARTINO 1900-1967, dedicato allo statista siciliano, antifascista liberale vice presidente della Camera dei Deputati nel 1948. Protagonista del rilancio europeo a metà degli anni Cinquanta, Martino, all'epoca Ministro degli Affari esteri, è il promotore della Conferenza di Messina, a cui partecipano i ministri degli Esteri della Comunità Europea del Carbone e dell'Acciaio (CECA), tenutasi a Messina (in casa sua) dal 1º giugno al 3 giugno 1955. «Siamo tutti ansiosi di estendere sempre più la nostra integrazione... Mi auguro che in questa Conferenza aggiungeremo un'altra pietra alle fondamenta della costruzione europea», dichiara Martino in apertura dei lavori, dando un forte segnale per riprendere la via dell'integrazione, cominciando da quella economica. In meno di due anni si arriva alla firma dei Trattati di Roma e il ministro Martino guida la delegazione italiana per la stesura e la firma dei Trattati di Roma. Come ministro degli Esteri il 13 novembre 1956, pronuncia un discorso all'Assemblea generale delle Nazioni Unite, un anno dopo l'ammissione dell'Italia all'ONU. È il primo discorso di un ministro italiano all'Assemblea ONU. Martino è stato anche nel 1956 Presidente del comitato dei tre «saggi» della NATO (i ministri degli esteri di Norvegia, Italia e Canada) autori del rapporto sui compiti dell'Alleanza Atlantica nella sfera civile. Lasciata la Farnesina nel 1957, è rieletto nel 1958 alla Camera. Nel 1960 e nel 1961 è Capo della delegazione parlamentare italiana alla XV e alla XVI Assemblea generale dell'ONU a New York e, dal 1962 al 1964, Presidente del Parlamento Europeo. Torna alla Camera nel 1967 dove resta fino alla morte.
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