mercoledì 24 ottobre 2012

NEET, il dramma della generazione senza studio e lavoro





I nostri giovani non sono choosy, come incautamente sono stati definiti dal ministro del lavoro. In Italia non si fanno capricci tra i giovani, la gran parte ormai accetta di tutto pur di fare qualcosa, anche con laurea e master in tasca.
Il dramma vero oggi è rappresentato dai NEET. Non lavorano e non studiano, non fanno neanche uno stage. Sono i Neet, Not in Education or in Employment Training. Nel nostro Paese sono due milioni, un ragazzo su quattro se si considera la fascia d'età tra i 15 e i 29 anni. Diventano più di tre milioni, uno su tre se si arriva fino ai 34. Soprattutto donne del Mezzogiorno con un basso livello di istruzione, ma anche diplomati e laureati. Tutti "condannati a consumare senza il diritto di produrre".
Il nuovo allarme sociale annuncia che nel 2020 avremo 18 milioni di laureati in meno, con gravissime conseguenze per il ricambio generazionale nei quadri specializzati dello stato. Tantissimi inoltre stanno lasciando l'Italia, partono per lo studio ma poi si fermano fuori perchè lì trovano lavoro reale.

A questa realtà bisogna guardare, a questi giovani bisogna dare prospettive se vogliamo un futuro per un paese dignitoso e capace di procedere da solo.



1 commento:

  1. Cara Grazia,
    condivido a tal punto il vostro punto di vista da farlo mio sul blog del CESIM.
    Saluti,
    Francesco

    RispondiElimina