"LA MEMORIA BATTE NEL CUORE DEL FUTURO". Non è solo lo slogan che accompagna la terza festa nazionale dell'Anpi 1, organizza dall'Associazione nazionale partigiani dal 14 al 17 giugno a Marzabotto, dove i tedeschi il 5 ottobre del 1944 uccisero 770 civili. La manifestazione punta anche al coinvolgimento dei giovani che negli ultimi anni si sono avvicinati all'ANPI per conoscere meglio la storia della Resistenza.
I temi su cui si concentreranno i dibattiti sono la richiesta di verità e giustizia per le stragi naziste, il diffondersi
dei neofascismi in Europa, il destino delle donne islamiche dopo la primavera araba (non così positivo come ci si augurava durante le rivolte, come ha sottolineato Smuraglia presentando il dibattito che include giornaliste, studiose, blogger e attiviste, da Farian Sabahi a Francesca Caferri, da Leena Ben Mhenni a Aya Homsi) e, infine, la cultura della legalità contro la mafia (tra gli altri parteciperanno Armando Spataro, Nando dalla Chiesa, Benedetta Tobagi).
"Il tema della giustizia alle vittime - spiega il presidente dell'Anpi - resta la nostra principale preoccupazione. Basti pensare che il prossimo 15 giugno si svolgerà a Roma l'udienza preliminare per la strage di Cefalonia. Un ritardo inaccettabile che l'Anpi farà presente al governo italiano".
PER NON DIMENTICARE
LE STRAGI NAZISTE CONTRO ITALIANI
"Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati.
Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero, perché lì è nata la nostra costituzione."
Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero, perché lì è nata la nostra costituzione."
Piero Calamandrei
Fate bene a ricordare cose che un certo revisionismo storico negli ultimi anni ha cercato di far dimenticare ed oscurare.
RispondiEliminaWalter Benjamin e Primo Levi sono stati ossessionati dal pensiero che “anche i morti non saranno al sicuro dal nemico, se egli vince. E questo nemico non ha smesso di vincere.”( Benjamin)