10 giugno 1940, l'ingresso in guerra dell'Italia, 1 minuto
"Studiare questo percorso di storia, e di storie umane, fra il settembre del 1939 e l'aprile del
1945,sarà un modo per
rivedere, e per restare ancora una volta sbigottiti, forse increduli. Ma
per chi non la conosce, per le generazioni che non l'hanno studiata a
scuola dove molto poco la si insegna forse perché il ricordo fra i vivi è
ancora troppo rovente e irrisolto, per chi ne ha visto soltanto al
cinema o in televisione versioni condite con la salsa di pomodoro invece
del sangue, questo viaggio sarà l'occasione per scoprire qualcosa che
forse non molti giovani sanno. Scoprire che da quelle rovine è nato ciò
che noi oggi siamo.
Sono nate tante delle cose che usiamo nella vita quotidiana. Le onde
radar che scaldano la minestra nei microonde. I motori a reazione che
spingono gli aerei sui quali viaggiamo. Le radiazioni usate per curare
malattie. La diffusione delle fibre sintetiche lanciate con milioni di
paracadute e divenute calze o camicie. L'impiego di massa degli
antibiotici o l'applicazione bellica dell'energia nucleare che tiene
sotto minaccia di olocausto atomico la terra con arsenali ancora oggi
giganteschi o con spettri di attacchi terroristici. E quei computer che
nella guerra segreta della crittografia trovarono un'incentivazione
furiosa.
Ma più ancora delle cose, dalla guerra più guerra nella storia sono
nate, insieme con la nostra Repubblica, le istituzioni nelle quali
abbiamo vissuto non sempre e non tutti in prosperità, ma sempre in pace,
proprio dove lo sterminio era cominciato ed era stato più atroce: qui,
nella nostra civilissima Europa. Oggi che le delusioni per la promessa
della pace e della unità europea fanno riaffiorare sentimenti e rancori
che della Grande Guerra dei Trent'anni 1914-1945 furono la matrice, e
gli anticorpi generati dalla resistenza nelle nazioni occupate si
affievoliscono come la salute degli ultimi reduci, tornano brividi e
pulsioni favorite dalla dimenticanza. Parole come "territorio",
"identità", "razza", "sacri confini", "sporchi stranieri",
"nazionalismo" o addirittura "fascismo" che erano state riposte nel
cassetto con uniformi, camicie, distintivi, saluti, riacquistano corso
legale nel discorso collettivo. L'illusione che le atrocità del XX
Secolo fossero piovute dal cielo sulla testa di bravi e onesti cittadini
trasformandoli nei demoni di Birkenau, delle stragi staliniane, delle
leggi razziali, delle foibe del Carso, di Sant'Anna di Stazzema, ignora
che quanto accadde non fu né follia né l'opera di
alieni. Fu costruita un giorno dopo l'altro, un uomo e una donna dopo
gli altri, come un organismo che si ammala, cellula dopo cellula.
Scientemente. Razionalmente...."
LE CAUSE DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE
le fasi del conflitto
1939-1945, una mappa
LA GUERRA E LE SUE CONSEGUENZE
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1939-1945, una mappa
LA GUERRA E LE SUE CONSEGUENZE
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