Iniziamo dai simboli:
IL TRICOLORE ITALIANO
post di Paola Di Mauro, classe IV C
PRESIDENTE [Ruini] - Pongo ai voti la nuova formula proposta dalla Commissione: "La bandiera della repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a bande verticali e di eguali dimensioni". (E' approvata. L'Assemblea e il pubblico delle tribune si levano in piedi. Vivissimi, generali, prolungati applausi.)
dal verbale dell’Assemblea Costituente del 24 marzo 1947
«La bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni»
art. 12 della Costituzione italiana
La nostra bandiera è stata dunque riconosciuta all’unanimità dall’Assemblea Costituente ed è tutelata dalla Costituzione.
Ma quando e come è nato il tricolore?
Alcuni ritengono che le origini del tricolore italiano risalgano ai guelfi: il tricolore deriverebbe dal loro stendardo, che era una bandiera bianca con l'aquila rossa che afferra il drago verde. Simboleggia la vittoria definitiva dello schieramento guelfo sui ghibellini, e darebbe origine al tricolore bianco, rosso e verde, segno di appartenenza alla tradizione cattolica italiana.
E’ storicamente confermato che la bandiera italiana, con le tre fasce verticali, si ispira a quella francese della rivoluzione: il blu del vessillo francese fu sostituito dal verde forse in relazione ai colori delle divise della Guardia Nazionale milanese. I vessilli reggimentali della Legione Lombarda presentavano, appunto, i colori bianco, rosso e verde, fortemente radicati nel patrimonio collettivo di quella regione: il bianco e il rosso, infatti, comparivano nell'antichissimo stemma comunale di Milano (croce rossa su campo bianco), mentre verdi erano, fin dal 1782, le uniformi della Guardia civica milanese. Gli stessi colori, poi, furono adottati anche negli stendardi della Legione Italiana, che raccoglieva i soldati delle terre dell'Emilia e della Romagna, e fu probabilmente questo il motivo che spinse la Repubblica Cispadana del 1797 a confermarli nella propria bandiera. Al centro della fascia bianca, lo stemma della Repubblica, un turcasso contenente quattro frecce, circondato da un serto di alloro e ornato da un trofeo di armi.
Per leggere tutta la storia del tricolore e vedere le diverse versioni della bandiera dal 1797 alla nascita della Repubblica si possono consultare:
il sito del Quirinale
il sito del Quirinale
e quello del Museo del Tricolore
La scelta dei tre colori
Nonostante l’origine dei colori della bandiera italiana abbia radici storiche riconosciute e confermate dai tempi e dai luoghi in cui il vessillo è stato inizialmente utilizzato, varie sono state le versioni in merito consegnate da poeti ed artisti.
• Secondo una un’antica poesia il verde della bandiera simboleggia i nostri prati, il bianco le nevi perenni delle Alpi, e il rosso è un omaggio ai soldati che sono morti nelle tante guerre.
e ancora….
• « Sii benedetta! benedetta nell'immacolata origine, benedetta nella via di prove e di sventure per cui immacolata ancora procedesti, benedetta nella battaglia e nella vittoria, ora e sempre, nei secoli! Non rampare di aquile e leoni, non sormontare di belve rapaci, nel santo vessillo; ma i colori della nostra primavera e del nostro paese, dal Cenisio all'Etna;
le nevi delle alpi,
l'aprile delle valli,
le fiamme dei vulcani.
E subito quei colori parlarono alle anime generose e gentili, con le ispirazioni e gli effetti delle virtù onde la patria sta e si augusta:
il bianco, la fede serena alle idee che fanno divina l'anima nella costanza dei savi;
il verde, la perpetua rifioritura della speranza a frutto di bene nella gioventù de' poeti;
il rosso, la passione ed il sangue dei martiri e degli eroi.
E subito il popolo cantò alla sua bandiera ch'ella era la più bella di tutte e che sempre voleva lei e con lei la libertà! »
Giosuè Carducci
Infine, l’invito rivolto a tutti gli italiani dal presidente Ciampi, oggi senatore a vita
« Non è un caso che i Padri Costituenti, come simbolo di questo insieme di valori fondamentali, all'articolo 12, indicarono il tricolore italiano.
Il tricolore non è semplice insegna di Stato. È un vessillo di libertà, di una libertà conquistata da un popolo che si riconosce unito, che trova la sua identità nei principi di fratellanza, di uguaglianza, di giustizia nei valori della propria storia e della propria civiltà.
Per questo, adoperiamoci perché in ogni famiglia, in ogni casa ci sia un tricolore a testimoniare i sentimenti che ci uniscono fin dai giorni del glorioso Risorgimento. »
(Carlo Azeglio Ciampi, Presidente della Repubblica Italiana dal 1999 al 2006, Intervento alla cerimonia ai Complessi Monumentali di San Martino della Battaglia e di Solferino in occasione del Giorno dell'Unità Nazionale e Festa delle Forze Armate, il 4 novembre 2001)
RAI 150 ANNI: LA STORIA DEL TRICOLORE
Il tricolore è il simbolo della nostra Nazione, e in qualunque parte
RispondiEliminadel Mondo la nostra bella Italia viene associata ad esso. Migliaia di
uomini e donne si sono battuti per mantenere alto l'onore della nostra
bandiera, ed essere FIERI DI ESSERE ITALIANI. Purtroppo, non tutti
conoscono la sua storia, molto interessante e alla quale si possono fare
molti riferimenti letterari (come ha fatto Paola che ha pubblicato il
post). Pertanto, credo sia importante crearci una cultura anche su questi
"dettagli", e di certo questo post è stato il primo passo per
raggiungere questo obiettivo!
Oggi a Reggio Emilia, con la Festa del Tricolore, si dà inzio alle celebrazioni per il 150° anniversario dell'Italia unita. Visitate la mostra a cielo aperto "Strade della bandiera" su
RispondiEliminawww.reggioemilia150.it/Sezione.jsp?idSezione=93