post di Salvatore Zumbo, classe 5 L
I
problemi tra Irlanda e Inghilterra hanno radici profonde e hanno le
loro origini sia
nella storia che nella religione.
Nella
storia
perché l’Irlanda fu colonizzata dall’Inghilterra nel
XIII secolo. Nella
religione
perché la colonizzazione inglese vi portò
una nuova religione:
gli Irlandesi avevano origini Celtiche e quindi erano Cattolici,
mentre gli Inglesi erano Protestanti.
Gli
Inglesi introdussero il Feudalesimo
in
Irlanda e obbligarono gli Irlandesi a lavorare
la terra
come contadini e servitori. Solamente una piccola parte del raccolto
rimaneva agli Irlandesi , con cui dovevano vivere nelle più
povere condizioni.
Nei
secoli seguenti gli Inglesi
Protestanti tentarono di sottomette gli Irlandesi Cattolici. Nel XVI
secolo, due
Atti
furono passati dal Parlamento inglese: il
primo
stabiliva che il
Parlamento Irlandese poteva riunirsi solamente sotto il consenso del
Re Inglese;
il secondo,
invece, stabiliva che ogni
atto approvato dal Parlamento inglese doveva essere applicato anche
in Irlanda.
Nel
XVII secolo, gli Inglesi Protestanti si stabilirono nel Nord-Est
dell’Irlanda, nella regione chiamata Ulster,
che includeva sei contee.
Nel
1689, Giacomo
II
( un re cattolico della dinastia Stuart) offrì il suo aiuto ai
Cattolici irlandesi concedendogli un'armata in Irlanda. Comunque gli
Inglesi Protestanti potevano contare sull’aiuto di Guglielmo
d’Orange
(della dinastia Hannover) e , quindi, vinsero la Battaglia
del Boyne
(1690). Da quel momento in poi gli Irlandesi Protestanti furono
chiamati ORANGEMEN.
La
Gran Bretagnia diede del filo da torcere all’economia Irlandese,
proibendo all’Irlanda di produrre beni e materie prime. Nello
stesso tempo gli Irlandesi
continuavano a chiedere l’indipendenza:
alcuni gruppi rivoluzionari
reclamavano il totale distacco politico; mentre altri, moderati,
chiedevano una piena autonomia in campo politico, fiscale e
religioso.
Nel
1801,
l’ Act
of Union,
emanato da Regina Anna d’Hannover, stabiliva che l’Irlanda
diveniva parte del Regno
Unito di Gran Bretagna e Irlanda.
Questo significava, inoltre, che la Chiesa
Anglicana diveniva la chiesa ufficiale dell’Irlanda e
che i Cattolici non potevano presiedere in Parlamento, nonostante
l’88% della popolazione fosse cattolica.
Nel
1829,
l’Inghilterra per paura dello scoppio di una guerra civile fece
passare il Catholic
Emancipation Act
il quale dava ai Cattolici il diritto al voto.
Nel tempo gli Inglesi erano divenuti ricchi proprietari terrieri, mentre gli Irlandesi si erano ritrovati sempre più poveri, costretti a vivere solo di patate. Così nel 1845-46 il fallimento del raccolto di patate portò a una grande carestia: gli Irlandesi accusarono gli Inglesi del disastro e si chiese in Parlamento il miglioramento delle condizioni irlandesi. Il governo Gladstone (1880-86) accolse la richiesta di Charles Parnell, deputato irlandese al Parlamento di Londra e principale esponente del movimento nazionalista irlandese per l’autogoverno: nel 1881 vennero migliorate le condizioni dei fittavoli irlandesi e nel 1886 venne presentato il disegno di legge per l’Home Rule (governo autonomo)
Nel tempo gli Inglesi erano divenuti ricchi proprietari terrieri, mentre gli Irlandesi si erano ritrovati sempre più poveri, costretti a vivere solo di patate. Così nel 1845-46 il fallimento del raccolto di patate portò a una grande carestia: gli Irlandesi accusarono gli Inglesi del disastro e si chiese in Parlamento il miglioramento delle condizioni irlandesi. Il governo Gladstone (1880-86) accolse la richiesta di Charles Parnell, deputato irlandese al Parlamento di Londra e principale esponente del movimento nazionalista irlandese per l’autogoverno: nel 1881 vennero migliorate le condizioni dei fittavoli irlandesi e nel 1886 venne presentato il disegno di legge per l’Home Rule (governo autonomo)
I
due provvedimenti vennero respinti e nel 1905,
fu fondato da Parnell un Home
Rule Party
(un partito a favore dell’autogoverno), composto da nazionalisti
cattolici irlandesi, risoluti a conquistare l’indipendenza
dall’Inghilterra. Il partito prese il nome di Sinn Fèin,
espressione celtica che significa “noi stessi da soli”
Le
tensioni continuarono attraverso gli anni e nel 1914
al
governo di Dublino fu dato il pieno controllo eccetto sui problemi
esteri e costituzionali. Comunque, con lo scoppio della Prima
Guerra Mondiale,
l’Inghilterra postpose la risoluzione dei problemi irlandesi e fu
accettato che nel mentre le ostilità fossero state sospese; ma
nell’Aprile
del 1916 a Dublino un gruppo di estremi nazionalisti del Sinn Féin
organizzò una rivolta. La rivolta fu repressa dall’armata
Britannica: 450 persone morirono e oltre 3,000 furono feriti. I
ribelli furono giustiziati.
La rivolta passò alla storia con il nome di Insurrezione
di Pasqua o
“Pasqua di sangue”,
la quale è fortemente celebrata dalle Comunità di cattolici
nazionalisti.
Alla
fine della Prima Guerra Mondiale la questione ritornò a galla. Una
figura chiave fu quella del leader
del Sinn Fèin: Eamon de Valera.
Tra il 1919
e il 1921,
i nazionalisti organizzarono la loro propria armata chiamata I.R.A.
(Esercito Repubblicano Irlandese),
che utilizzò le tattiche della guerriglia nel conflitto contro gli
inglesi, che divenne con il tempo molto violento. L’armata fu
riconosciuta dal Dàil Éreann, un’assemblea eletta, che aveva
riconosciuto in precedenza la Repubblica Irlandese.
Nel
1921,
la Gran Bretagna propose un
trattato
ai ribelli che consisteva nel dividere
l’Irlanda in due:
- L’Ulster Era concesso un limitato autogoverno, un Parlamento separato a Belfast ma che rimaneva legato alla Bretagna. Questa parte era per lo più popolata da Protestanti.
- Lo Stato Libero d’Irlanda Si governava da solo, ma restava sotto il controllo Britannico.
Il
fondatore dell IRA, Michael
Collins,
e altri membri erano a favore del trattato, ma molti erano contrari,
tanto che nel 1922-23
scoppiò una guerra
civile
che fu prontamente sedata dall’armata britannica. L' IRA depose temporanemente le
proprie armi, ma non le proprie intenzioni.
Nel
1937
lo Stato libero d’Irlanda fu rinominato
EIRE,
nome
Gaelico per Irlanda.
Nel
1949,
l’ultimo legame con la Bretagna fu rotto e l’Irlanda
divenne una Repubblica.
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