Nella recente riunione del Consiglio dei Ministri è stata varata la circolare con i criteri per la riduzione delle province italiane. "In base ai criteri approvati - si legge - i nuovi enti dovranno avere almeno 350mila abitanti ed estendersi su una superficie territoriale non inferiore ai 2500 chilometri quadrati". La soppressione, ha precisato il ministro Filippo Patroni Griffi, potrà portare il numero delle province a 40 e ridurre a 10 le città metropolitane.
La soppressione delle province esistenti e la creazione delle nuove sarà realizzata "con legge", ha precisato il ministro in conferenza stampa. "Puntiamo a concludere il processo normativo entro il 2012 - ha aggiunto precisando - ma si può fare anche prima".
Stando ai dati Istat, in Piemonte, delle otto province attuali, sparirebbero quelle di Vercelli, Asti, Biella, Verbano-Cusio e Novara. In Lombardia dovrebbero essere accorpate quelle di Lecco, Lodi, Como, Monza Brianza, Mantova, Cremona, Sondrio e Varese. Nel Veneto rimarrebbero in vita Venezia Verona e Vicenza. Accorpamento in vista anche per Rovigo, Belluno, Padova, Treviso. In Liguria su quattro province attuali sparirebbero Savona e Imperia. In Emilia Romagna accorpate Reggio Emilia, Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini e Piacenza. In Toscana, su 10 Province, si salverebbe solo Firenze.
In Umbria rimarrebbe solo Perugia; nelle Marche "salve" Ancona Pesaro e Urbino, nel Lazio Roma e Frosinone, in Abruzzo L'Aquila e Chieti, in Molise Campobasso, in Campania salve tutte tranne Benevento. In Basilicata rimarrebbe in vita la provincia di Potenza; in Puglia quelle di Bari, Foggia e Lecce. Infine in Calabria, da accorpare Crotone e Vibo Valentia.
A queste sono da aggiungere le province nelle Regioni speciali: in Sicilia su nove rimarranno in vita solo Palermo, Agrigento, Catania e Messina. In Sardegna rimarrà solo la Provincia di Cagliari. Infine in Friuli, su quattro province iniziali, rimarrebbero Trieste e Udine.
Le nuove Province eserciteranno le competenze in materia ambientale, di trasporto e viabilità (le altre competenze finora esercitate vengono invece devolute ai Comuni, come stabilito dal decreto "Salva Italia"). La soppressione delle Province che corrispondono alle Città metropolitane - 10 in tutto, tra cui Roma, Milano, Napoli, Venezia e Firenze - avverrà contestualmente alla creazione di queste (entro il primo gennaio 2014).
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